Perché il numero tre è considerato perfetto?

Per la scuola pitagorica, il movimento filosofico e scientifico nato nel I secolo avanti Cristo, il tre è un numero perfetto, in quanto sintesi del pari “2” e del dispari ”1”; il 3 raffigura nella teoria dei numeri la superficie e, la prima superficie, è a forma di triangolo.

Anche per i cinesi il 3 è perfetto perché è il numero della totalità cosmica: cielo, terra, uomo.

La stessa realtà in cui viviamo è definita come tridimensionale (3 dimensioni).

Ma al 3 sono stati attribuiti significati magici e simbolici da tutte le civiltà e in tutte le epoche. Nelle religioni, sono frequenti le triadi divine, compresa la Trinità del Cristianesimo.
La sua importanza durante il Medioevo, basti pensare alla Divina Commedia, dove il tre e i suoi multipli hanno un valore simbolico (tre cantiche, trentatré canti, nove gironi infernali).

Il 3 è definito il numero perfetto per eccellenza, benché non abbia nulla a che vedere con i numeri perfetti matematici.

Il 3 apre la strada della mediazione

Il 3 è il numero simbolo di vitalità. È il simbolo della conciliazione per il suo valore unificante.

Il nostro ristorante prende il nome dall’angolo dei tre re; perché sorge nel mezzo di 3 torri costruite nel XIII secolo.

Anche sulla pizza per antonomasia, la margherita, abbiamo 3 ingredienti: passata di pomodoro, mozzarella e basilico.

Per noi il numero 3 assume in significato importante, perché è il numero degli ingredienti di cui è composto l'impasto della pizza: farina, acqua e lievito.
Nell'impasto ogni 30 kg di farina usiamo 3 grammi di lievito.
L'impasto lievita fino a 72 ore (3 giorni).